I tre principi essenziali di Benessere Pratico
Tra le tante indicazioni generali che potremmo darti per supportare la tua salute in modo pratico ed economico, queste sono le più importanti: sono le piccole grandi “regole” che faranno la differenza più grande. Sono anche tra quelle in apparenza più ovvie, ma che è più necessario esplicitare, dato che - di fatto - quasi nessuno le segue davvero!
Ignora questi principi, e ti ritroverai presto o tardi pieno di acciacchi e disturbi di cui sarà molto difficile liberarti. Seguili, e sarai tra i pochi capaci di mantenersi sani e attivi per tutta la vita.
Principio 1
Basta poco per stare bene, ma quel poco va fatto (e va fatto come si deve)
Se pensi che mantenerti in buona salute richieda grossi investimenti di tempo ed energie, ti sbagli.
Certo, mantenere una salute perfetta fino a tarda età richiederebbe una dedizione monastica. In compenso, bastano poche, semplici attività e accortezze per raggiungere e mantenere un livello di benessere più che soddisfacente. Specialmente se paragonato al degrado accelerato e inesorabile a cui è destinato chi non dedica alcuna attenzione alla cura del corpo.
Se trascuri la tua salute oggi, infatti, c’è un’ottima probabilità che vivrai gran parte della tua vita futura oppresso dal dolore e da limitazioni di ogni genere, senza contare l’emorragia economica dovuta alle visite specialistiche, le terapie fisiche e farmacologiche e le attrezzature mediche.
Per fare la differenza tra i due basta poco.
Per contro, dedicare ogni giorno qualche minuto del tuo tempo a pratiche semplici e piacevoli come una passeggiata quotidiana o pochi minuti di respirazione controllata può risparmiarti lunghe sofferenze ed esborsi protratti. Un investimento minimo, quindi, può fare una differenza enorme nella qualità della vita di cui puoi godere, non solo nella terza età, ma in tutti gli anni che ti separano ancora da essa.
Ecco perché in Benessere Pratico diciamo che basta poco, ma fare quel poco è l’unica scelta sensata!
Principio 2
Individua le abitudini più dannose e fai il possibile per interromperle
Primum non nocere: un detto che si applica in ogni circostanza di vita, ma particolarmente nella cura della salute.
Questo avveduto monito che appunto significa: “come prima cosa evita di fare danno” fa parte del giuramento di Ippocrate ed è solitamente rivolto ai medici e ai terapeuti in genere, affinché si guardino dall’intervenire sul paziente in modi che rischiano di creare problemi ancora più grandi.
In realtà, se ci pensi, evitare danni ulteriori è ancora più importante per chi soffre del disturbo, e che è responsabile del suo corpo in ogni momento.
Prima ancora di intraprendere delle terapie, quindi, evita di farti del male:
- se possibile, smetti di fare tutto ciò che può essere causa di quel disturbo
- evita di fare cose che lo potrebbero aggravare
- evita di fare cose che possono interferire con il processo naturale di guarigione
Detto banalmente: se ti fa male la schiena perché al lavoro fai un movimento sbagliato o mantieni una posizione sbagliata, fai il possibile per evitare quella posizione, o prenditi pause frequenti per muovere e riattivare il corpo. Se invece, come fanno molti, prendi un antidolorifico oppure ti limiti a sopportare, stai danneggiando il tuo corpo.
Tra le persone che soffrono di colite, quante mangiano di continuo cibi che provocano infiammazione?
Tra quelle che soffrono di dolori agli occhi, quante passano la giornata fissando monitor o schermi, senza fare le giuste pause?
Tante. Probabilmente la maggioranza.
Ma poi trattano quei disturbi come se fossero eventi naturali e inevitabili, come un temporale che arriva proprio il giorno della partita a calcetto.
E quando arriva il sintomo, cercano dei rimedi a posteriori, come anti-infiammatori, sedute dal chiropratico, o qualsiasi altra terapia più o meno efficace.
Il fatto è che la colite e i dolori al collo, così come la gastrite, la cefalea, l’insonnia, e tanti altri problemi molto diffusi, non sono eventi che si presentano spontaneamente nel corpo umano di tanto in tanto, in maniera improvvisa e imprevedibile. Nella maggior parte dei casi, hanno una causa ben precisa.
Se soffri di disturbi simili, e le visite mediche hanno escluso cause più gravi, c’è un’ottima probabilità che la causa sia qualcosa che fai. E se è qualcosa che fai, e riesci a individuarla, puoi anche smettere di farla, o almeno ridurne la frequenza. Costa meno di qualsiasi rimedio a posteriori, e di solito è molto più efficace.
Va bene la pomata e le bende, ma se poi ti dai una nuova martellata ogni giorno...
Benessere Pratico è qui anche per aiutarti a individuare le cause dei disturbi più comuni, e sostenerti nel modificare le tue abitudini. Perché il modo più semplice, economico e intelligente per trovare sollievo da un disturbo è smettere di fare ciò che lo causa!
Ecco perché in Benessere Pratico diciamo che basta poco, ma fare quel poco è l’unica scelta sensata!
Principio 3
Scegli metodi che puoi mettere in pratica facilmente
Probabilmente hai già sentito parlare di regimi alimentari, programmi di allenamento, cure disintossicanti, o pratiche tradizionali orientali, che promettono, ed effettivamente apportano, benefici straordinari, se praticati rigorosamente, assiduamente e a lungo.
Il Qi Gong è il tipico esempio di questo genere di pratiche; non è raro vedere un maestro prescrivere programmi che richiedono più di un'ora di pratica quotidiana.
Purtroppo, la maggior parte di noi non potrà mai godere degli effetti di queste pratiche. Perché se hai un lavoro e/o una famiglia che impegna gran parte del tuo tempo, e vuoi dedicarne almeno una parte allo svago, questi regimi sono semplicemente impraticabili.
Nel fitness, vediamo spesso persone che passano giorni, settimane, mesi a cercare o addirittura formulare il sistema di allenamento perfetto…per poi allenarsi poco e male, perché non hanno il tempo e la motivazione per metterlo in pratica!
Non importa quanto un regime di esercizi sia potenzialmente efficace; per essere realmente efficace, un programma rivolto alla cura del corpo deve prima di tutto essere praticabile con le risorse di cui disponi.
Se la pratica ti stanca o impegna tanto da non essere sostenibile, è tutto tempo perso.
Se un metodo non è compatibile con la tua disponibilità di tempo e di energie, con il tuo carattere, se non ti senti sufficientemente motivato, la pratica ne risentirà, e probabilmente finirai per abbandonarla del tutto; in ogni caso, non otterrai i risultati promessi.
Nel creare i corsi di Benessere Pratico, la nostra grande sfida è formulare dei programmi così precisamente strutturati da renderne immediata l’applicazione, ma al contempo così adattabili da poter essere inseriti anche nella routine più fitta di impegni senza difficoltà o sacrifici.
Perché per dare i risultati desiderati, un programma deve prima essere seguito!