In questo articolo vediamo perché a volte ci sbagliamo su come e quando fare movimento.
Ci possiamo sbagliare sullo stato della nostra condizione fisica e quindi possiamo fare scelte sbagliate come quella di smettere di fare attività fisica.
Riporto la comunicazione di un mio conoscente perché credo che in molti ci si possano rispecchiare e soprattutto perché fornisce l'occasione per chiarire alcune idee fondamentali su cosa vuol dire muoversi per la propria salute.
Ciao Massimo,
dici sempre che è molto utile e salutare fare movimento a qualsiasi età e che non bisogna smettere, ma per me la musica è completamente cambiata.
Come sai gioco a calcio e quando giocavo anni fa nonostante gli allenamenti fossero più intensi, mi sentivo bene dopo ogni allenamento e anche dopo la partita mentre ora gli allenamenti mi risvegliano spesso dei dolori articolari, soprattutto alle ginocchia, a volte anche mal di schiena. Mentre se sto a casa e non vado all’allenamento il problema non c’è.
Poi siccome sento che, da quando mi sono fatto male alla caviglia, l'infortunio è sempre in agguato, non riesco nemmeno a giocare con la serenità di prima e mi diverto meno.
È chiaro che non pretendo di avere le prestazioni di quando avevo vent’anni, però se non mi diverto e se non mi fa nemmeno sentire bene, ha senso che continui? Insomma siamo certi che mi faccia bene?
Ci sono una serie di considerazioni che è bene tenere a mente:
- Essere realisti
È chiaro che il corpo di un ventenne resiste e risponde alle sollecitazioni in maniera diversa rispetto ad un corpo che ha cinquant’anni. Non solo per il passare del tempo ma soprattutto perché i muscoli e i tendini hanno sopportato insulti di ogni tipo, dai vissuti emotivi agli errori alimentari fino all’utilizzo squilibrato. Quindi ogni persona che vuole mettersi in salute col movimento non può farlo utilizzando una tipologia di allenamento che forse non gli faceva bene nemmeno a vent’anni ma che comunque a quell’età sopportava bene. Ora non la sopporta bene, ora ci vuole un piano di allenamento preciso e sensato. - Segnali di ripresa
Spesso il movimento risveglia dolori e acciacchi. Se non sono eccessivi questa non è necessariamente una cosa negativa. Dopo un po’ che non ci si allena è normale che dopo un allenamento anche non eccessivo, possiamo sentire dolori generalizzati oppure localizzati in determinate aree del corpo. Questi dolori diminuiranno fino a scomparire non appena saremo più in forma. Il problema di molte persone è che a vent’anni si muovevano tutti i giorni e quindi l’allenamento non era poi così scioccante per il corpo mentre ci sono persone a cinquant'anni che stanno ferme diversi giorni e poi fanno la partita a tennis o a calcetto, e questo, per una persona fuori forma, sarebbe una sollecitazione eccessiva anche a vent'anni, figuriamoci a cinquanta. - Le tensioni
Molto probabilmente a vent’anni avevi meno preoccupazioni e ti allenavi sereno. Oggi probabilmente quando vai a fare allenamento, a livello inconscio stai pensando alle scadenze, alle utenze, ai problemi di tuo figlio, alla situazione economica mondiale. Non starai sicuramente pensando a tutti i guai dell’umanità contemporaneamente ma comunque hai più responsabilità e preoccupazioni e queste generano tensioni a livello fisico, e le tensioni muscolari o di altri tessuti ci fanno godere meno il movimento, è un dato di fatto. - Aspettative e convinzioni
Se ti ripeti che non sei più in forma, che sei stanco, stressato, che sei fragile (a rischio di infortunio), molto difficilmente potrai giocare col giusto livello di serenità e di scioltezza. Purtroppo molte persone pensano che l’età porti con sé inevitabilmente la perdita di forza, di resistenza e così via. I pensieri agiscono direttamente sul nostro corpo, come confermato da numerosi esperimenti sull’effetto placebo e nocebo ma tutti sappiamo che in realtà se ci si attiene al giusto stile di vita, si può essere forti e flessibili anche fino a tarda età.
Aspettarsi di avere un rendimento simile a quello dei vent'anni porta sicuramente a delusioni e questo può innescare una serie di effetti negativi a livello fisico e mentale. - Parzialità
Giocare a calcio è solo una tra le migliaia di possibilità che hai per fare movimento, le tue considerazioni sugli esiti che hai giocando a calcio non sono necessariamente vere per tutte le altre modalità. Ogni tipo di attività fisica produce risultati diversi e ci sono attività che possono essere dosate e graduate con facilmente in base alle caratteristiche del soggetto.
Ecco è per questo che è fondamentale interpretare correttamente i segnali, se ti fa male il ginocchio giocando a calcio o se non te la senti di iniziare a correre, non è assolutamente un buon motivo per smettere di fare attività fisica è solo il segnale che bisogna cambiare qualcosa, un segnale che non devi assolutamente ignorare,
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